Ricorre oggi il
ventennale della strage, ad opera della mafia, di Via D'Amelio a Palermo,
durante la quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e la sua
scorta.
Borsellino era nato nel
1940 a Palermo ed è considerato un eroe italiano. Insieme a Giovanni Falcone, intimo
amico e collega, indagò sui rapporti tra mafia e politica.
Laureato in
giurisprudenza a 22 anni con il massimo dei voti; dopo aver vinto un concorso
diventa il più giovane magistrato d’Italia. In quegli anni giovanili la
sua attività in magistratura contribuisce a far arrestare e condannare esponenti
di Cosa Nostra, in particolare del clan Bagarella.
Nel 1980 entra a far
parte del pool antimafia, costituto affinché magistrati e funzionari di
Polizia possano collaborare e scambiarsi informazioni utili per la lotta
contro la mafia. Borsellino e l’amico Falcone si distinguono immediatamente per
“grande intelligenza, grandissima memoria e grande capacità di lavoro”. L’aiuto chiesto allo Stato tarda a venire finché,
dopo gli omicidi di Pio La Torre e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa,
viene varata la legge Rognoni-La Torre che istituisce il reato di associazione
mafiosa.
Nel 1984 viene arrestato
Tommaso Buscetta, che descrive molto dettagliatamente la struttura della mafia,
di cui si sa ancora molto poco. Dopo altri omicidi di mafia, per motivi di
sicurezza Borsellino e Falcone vengono trasferiti alla fortezza dell’Asinara,
dove iniziano a lavorare agli atti per il maxiprocesso che vede ben
475 imputati.
Nel 1986 Borsellino
ottiene di essere nominato Procuratore della Repubblica di Marsala.
Questa scelta deriva dalla sua convinzione che sia necessario decentrare le
indagini sulla mafia per poter rendere i magistrati più forti e indipendenti.
Nel 1987 il pool
antimafia subisce un duro colpo. Quando Caponnetto si dimette per motivi
di salute, tutti si attendono che venga sostituito da Falcone. Tuttavia, il
Consiglio Superiore della Magistratura nomina Antonino Meli. Borsellino è molto
critico nei confronti di tale scelta e accusa il CSM di aver voluto
intenzionalmente disfare il pool antimafia.
A fine dicembre ritorna a
Palermo come Procuratore aggiunto e ben presto viene a sapere da un
collaboratore di giustizia (pentito) che la mafia ha già fatto progetti per
ucciderlo.
Dopo la morte dell’amico
e collega Falcone, il 23 maggio 1992, Borsellino rilascia parecchie interviste
durante le quali denuncia l’isolamento dei giudici e l'incapacità o la mancata
volontà da parte della politica prendere misure decisive nella lotta alla
criminalità. Nonostante l’invito del ministro della giustizia Martelli, che ha
convinto il CSM a riaprire il concorso per la Superprocura, Borsellino non
si candida.
Nella sua ultima
intervista il magistrato parla dei legami tra mafia e ambiente industriale
milanese del Nord Italia e dichiara apertamente la sua condizione di
"condannato a morte".
Il 19 luglio 1992, mentre
va a prendere la madre in via D’Amelio, una Fiat 126 esplode al suo passaggio
uccidendo anche i cinque agenti della scorta.
Le indagini sulle
responsabilità che hanno condotto all’omicidio di Paolo Borsellino
proseguono tuttora.
Proprio di questi giorni
è l'appello del Presidente della Repubblica Napolitano affinché si faccia
luce sulla verità.
ventennale = noun deriving from the number venti (20), here: 20th anniversary, used for important events
VOCABULARY
ventennale = noun deriving from the number venti (20), here: 20th anniversary, used for important events
magistrato = judge
esponente = representative
Cosa
Nostra = Another
name of the Sicilian Mafia, the criminal association that share a
common organizational structure and code of conduct.
scambiarsi = to exchange
varata = past participle of the verb “varare” (una legge) =
to pass a law
mafioso
= the adjective
derived from the word mafia.
imputato = the defendant, the accused
Procuratore della
Repubblica = public prosecutor
subire un duro colpo = to endure a hard blow
disfare = to undo, to dismantle
Procuratore aggiunto = Deputy Public Prosecutor
mancata
volontà = lack of
will (mancata is an adjective)
Superprocura
= A Public
Prosecutor’s Office with special power to fight against the Mafia.
condotto
= past participle
of the verb condurre; here: to lead to, to cause
fare luce su
(qualcosa) = shed light on (sth)
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